Nel 1863 la società Strade Ferrate Meridionali inaugurò il tratto Battipaglia-Eboli, ma per vedere un treno sfrecciare da Battipaglia a Grassano si dovette aspettare circa diciassette anni.
Nel 1880 toccò alla stazione di Picerno, il 15 Gennaio, e a quella di Potenza il primo settembre: la linea era così collegata a Salerno e Napoli.
La tratta Picerno-Potenza, costruita dalla ditta Medici di Firenze, fu inaugurata il 28 Agosto 1880 con un banchetto al quale partecipò il Ministro dei lavori pubblici del Regno comm. ing. Baccarini, insieme all’Ing. Bria.
Il ministro così si esprimeva, formulando un brindisi in onore degli ingegneri e dei costruttori: “Evviva tutti coloro i cui lavori oggi han condotto la locomotiva nel cuore della Basilicata, ad estrinsecarne le ricchezze latenti, e domani la condurranno lá dove fiorí la Magna Grecia ad avvivarne la smarrita civiltà nelle forme evocate dai tempi mutati!
Possano questi arridere sempre alle arti della pace di cui voi siete degni sacerdoti!”.
Se Picerno con la vicinanza della strada Regia, con la fabbrica delle Taverne e la costruzione della traversa si rese commerciale, dopo la costruzione della ferrovia venne a trovarsi in una posizione privilegiata rispetto agli altri paesi della Basilicata, per cui impiegati e commercianti stesso lo sceglievano come propria presidenza.
Studenti, braccianti e lavoratori in genere, infatti, raggiungevano con estrema facilità posti di studio e di lavoro.
Tra gli anni ’60 e ’70 i picernesi erano molto orgogliosi di tale privilegio per l’economia e il progresso del paese.
Anche le merci arrivavano nel centro melandrino trasporte dai treni e la professione del ferroviere era molto ambita, perché le paghe erano buone. Negli anni ’40 lo stipendio di un ferroviere era di 576 lire, quando il costo della vita prevedeva, per esempio, 3 lire per 2 uova, 2 lire per 1 litro di olio, 6 soldi per un litro di vino e un insegnante di ruolo prendeva 420 lire.
Insomma il posto in ferrovia era il sogno di molti anche perché le trasferte erano ben retribuite e non tassate.
Fino alla metà degli anni ’80 giungevano alle stazioni di Picerno moltissimi treni, persino i rapidi, mentre oggi si fermano solo i regionali.
La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori, un tempo sede dei servizi di stazione e della dimora del dirigente di stazione. Il piazzale è composto da due binari muniti di banchina e passerella, ma privi di sottopassaggi.
Attualmente dispone di un bar, servizi igienici ed è gestito dalla Rete Ferroviaria Italiana per la linea Battipaglia-Potenza-Metaponto; ubicata nel centro dell’abitato e ciò la rende un unicum tra i comuni lucani
testo di Annalisa Filomena Caivano
Docente IIS Einstein-DeLorenzo – sede di Picerno – referente progetto “Riabitare i Luoghi”
FONTI:
– Una cittadina del Mezzogiorno d’Italia: Picerno – di G. Bianchini Caivano – link
– Strada ferrata, vita ed emozioni del ferroviere. Regione Basilicata 2011 – link
Foto : http://www.lucania.one/artistilucani/caivano/index.htm